Strano destino quello di Bill Withers: dopo aver servito per molti anni nella marina americana, ha fatto il lattaio e ha installato bagni sugli aeroplani per una ditta americana, ma durante quegli anni non ha mai smesso di bombardare le case discografiche con nastri demo autoprodotti che inevitabilmente finivano nei cestini della carta straccia!

Nel 1971 avvenne il miracolo, quando il grande produttore Booket T. Jones gli diede fiducia, inviandolo in uno studio di registrazione con il chitarrista Steven Stills, il batterista Al Jackson e il contrabbassista Donald Duck Dunn.

Con il suo album di esordio, Withers dimostrò il suo straordinario talento di vocalist, compositore e musicista, confermato ampiamente nelle successive registrazioni. "Harlem", un semplicissimo brano di funk minimale sui quartieri poveri di New York, "Grandma's Hands", una doverosa retrospettiva sulla sua infanzia, e la ballata sentimentale "Ain't No Sunshine" brano inserito nella colonna sonora del film Notting Hill con il suo ripetitivo (I know, I know...), rappresentano il credo musicale di un'artista di grande esperienza, al quale è stata finalmente data una chance.

Non ci sono alternative a questo album di un grande cantautore con un piccolissimo repertorio.